Ansamed – L’esecutivo dell’Unione Europea ha approvato con valutazione positiva il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), un ampio programma volto a rendere l’economia italiana più verde e moderna attraverso progetti finanziati con l’ausilio di agevolazioni finanziarie del Fondo Fondo monetario internazionale. L’Unione Europea e i prestiti a tasso agevolato.
Il piano vale ora 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro di prestiti e 71,8 miliardi di euro di sostegno) e copre 66 riforme, sette in più rispetto al piano originale, e 150 investimenti, secondo un annuncio della Commissione europea.
Ci sono 145 misure nuove o modificate, comprese quelle previste nel capitolo REPowerEU, per contribuire a porre fine alla dipendenza dell’Italia dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde.
Queste misure mirano a promuovere riforme fondamentali in settori quali la giustizia, gli appalti pubblici e il diritto della concorrenza.
Una serie di investimenti nuovi o potenziati mirano a rafforzare la competitività e la resilienza dell’Italia, nonché a promuovere la trasformazione verde e digitale.
Secondo la valutazione della Commissione, questi investimenti includono settori come l’energia rinnovabile, le catene di produzione verdi e le ferrovie.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni avrebbe dichiarato alle associazioni imprenditoriali durante un incontro a Palazzo Chigi che “il governo sta stanziando altri 21 miliardi di euro per la crescita economica italiana, praticamente una seconda misura economica”.
Avrebbe inoltre chiarito che diverse misure finalizzate alla crescita, alle infrastrutture e al sostegno della struttura produttiva “sono comprese negli interventi riformulati del Pnrr” e non nella legge di bilancio: “Si tratta delle risorse risultanti dalla riconfigurazione del piano con un’enfasi sulla efficienza.”
La Meloni ha poi ringraziato la Commissione: “Sicuramente è stata severa su alcuni punti, ma molto aperta alla possibilità di spendere queste risorse nel migliore dei modi”.
“Possiamo essere contenti perché, oltre a lavorare su un bilancio che punta a dare più risorse a lavoratori e famiglie, stiamo contemporaneamente lavorando alla revisione del Piano nazionale di programmazione e programmazione che, invece, ha focalizzato la sua risorse soprattutto sulla competitività del settore privato, del sistema e delle imprese”, ha concluso. (Io dimentico).
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