I brasiliani seguono una routine di speranza e frustrazione al confine di Gaza
I brasiliani e i loro familiari sulla lista per lasciare la Striscia di Gaza non sono riusciti ad attraversare il confine chiuso con l’Egitto per il secondo giorno consecutivo.
Ventiquattro brasiliani restano in allerta in attesa della chiamata a lasciare la zona del conflitto.
È stato un altro sabato di frustrazione. I confini di Gaza con l’Egitto sono rimasti chiusi.
Il brasiliano Hassan Rabie, arrivato a Gaza a settembre per visitare la sua famiglia, si aspetta che il gruppo possa attraversare il confine domenica (12).
“Abbiamo appena ricevuto la notifica che le frontiere saranno aperte domenica (12). Coloro che potranno uscire sono le persone che erano nell’ultima lista. Sono più o meno 700 o 600 persone a seconda del numero, ma domenica (12) ci proveremo”. Ancora una volta oltrepassando il confine. Spero, e prego molto, che riescano ad accogliere per primi i contagiati, perché se entrano i contagiati, per noi il loro ingresso sarà molto più facile”, ha detto il brasiliano.
Da un mese i brasiliani vivono questa routine di speranza e frustrazione. L’ambasciatore brasiliano in Palestina, Alessandro Candias, ha affermato che l’Egitto richiede priorità nella partenza di un numero minimo di ambulanze prima di autorizzare l’allontanamento degli stranieri.
Tuttavia, secondo Candias, non è previsto il trasporto di ambulanze, a causa della presenza di ospedali nel mezzo della zona di conflitto, che impedisce il trasferimento dei feriti dal nord al sud di Gaza.
Venerdì (10), alcuni brasiliani hanno trascorso la mattinata a Rafah, a un chilometro dal confine con l’Egitto.
Il brasiliano Shahid Al-Banna dice: “Siamo stanchi, molto stanchi. Voglio solo che queste frontiere vengano aperte presto, che l’amore di Dio venga aperto presto!”
Dopo due giorni consecutivi di chiusura delle frontiere, la Farnesina ha preferito non fare una nuova previsione sul ritiro dei brasiliani. Itamaraty ha confermato che continua a lavorare per raggiungere questo obiettivo. I brasiliani figurano nella lista di coloro che possono lasciare Gaza e il gruppo gode di buona salute.
C’è un’équipe medica tra l’equipaggio di volo in attesa in Egitto per trasportare i brasiliani a Brasilia.
Il programma iniziale prevede che andranno in autobus alla città di Arish. Lì saliranno a bordo di un aereo dell’aeronautica brasiliana che li riporterà in patria.
All’arrivo in Brasile, dovranno soggiornare per due notti a Brasilia, in alloggi FAB per riprendersi e riposare.
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