Tutte le arti
Il fumatore compulsivo ebbe un infarto all’inizio degli anni ’70 che lo costrinse su una sedia a rotelle ma non gli impedì di lavorare. “L’Intruso” fu l’ultimo film da lui diretto nel 1976, anno della sua morte a Roma all’età di 69 anni.
La prima newyorkese del 1963 di “Il Gattopardo”, una storia di più di tre ore sul declino dell’aristocrazia, attirò l’attenzione. Il film di Luchino Visconti, interpretato dall’americano Burt Lancaster, dal francese Alain Delon e dall’italiana Claudia Cardinale, ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes.
Nato a Milano, lui stesso aristocratico, con il titolo di Conte, fu incoraggiato dai genitori a dedicarsi alle arti. Fece teatro e opera e ebbe Maria Callas, una delle cantanti, ma divenne famoso nel cinema, influenzato dal francese Jean Renoir, che fu suo assistente alla regia.
Il primo film, Ossessione, del 1943, è crudo e astratto e rappresenta la genesi del neorealismo italiano, che Visconti avrebbe poi esplorato. “La terra trema”, 5 anni dopo, venne commissionato dal Partito Comunista Italiano, di cui il regista condivideva gli ideali. Un film sui cacciatori, senza attori professionisti.
Nel 1954 fu proiettato per la prima volta il primo film a colori. “sensazione”. Il melodramma, genere al quale si dedicò anche lui, è un viaggio attraverso il cinema in bianco e nero e la condizione umana come matrice.