Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha annunciato giovedì (2) che il prossimo anno Roma ospiterà un’importante conferenza sull’intelligenza artificiale (AI) durante la presidenza italiana del G7.
La dichiarazione è stata fatta intervenendo all’AI Security Summit a Bletchley Park nel Regno Unito.
“Vogliamo che accademici, manager e professionisti di tutto il mondo partecipino per discutere modi, iniziative e linee guida per garantire che l’intelligenza artificiale aiuti e non sostituisca i lavoratori, migliorando le loro condizioni e prospettive”, ha annunciato.
Secondo Meloni, “Con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale senza regole si rischia di lasciare più persone fuori dal mercato del lavoro, con problemi e conseguenze più gravi per l’equa distribuzione della ricchezza”.
Per il primo ministro italiano, è fondamentale che l’intelligenza artificiale “non crei un divario ancora maggiore tra ricchi e poveri”. “Siamo particolarmente preoccupati per la classe media, perché la realtà è che la classe media di oggi, già in difficoltà, rischia di essere eliminata man mano che il divario tra ricchezza e povertà si allarga”.
Meloni ha sostenuto che il suo scopo è quello di “garantire un’intelligenza artificiale che promuova la crescita e l’inclusione piuttosto che la disoccupazione e l’emarginazione”. “Non è una sfida facile, ma siamo sempre pronti a fare la nostra parte senza esitazione”, ha aggiunto.
Secondo il leader italiano, “le applicazioni dell’intelligenza artificiale possono portare grandi opportunità in molti campi, ma possono comportare anche enormi rischi”.
“[Os riscos incluem] Meccanismi decisionali opachi, pregiudizi, intrusioni nella nostra vita privata e attività criminali, come i LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni) possono essere utilizzati per produrre armi, danni biologici a bassa tecnologia, facilitare attacchi informatici e phishing personalizzato,” ha spiegato. ” Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è il più grande di questa epoca. È una sfida intellettuale, pratica e antropologica”.