Cosa c’è di tangibile dopo le dimissioni del Lussemburgo?
Il Timão è senza allenatore da mercoledì pomeriggio scorso, quando è stata annunciata la partenza di Vanderlei Luxemburgo. Oltre all’insoddisfazione per il lavoro, il licenziamento è stata una mossa coordinata con i colloqui con Tite, un tentativo di avanzare, dato che l’ex allenatore della nazionale brasiliana ha sempre preferito negoziare con club che non avevano un allenatore.
L’opzione del Corinthians è una vecchia conoscenza, Mano Menezes, che ha già lavorato due volte nel club ed è disoccupato da quando ha lasciato l’Internacional a luglio. Vede favorevolmente il progetto a lungo termine, ma non accetterà una posizione cuscinetto per tre mesi.
Manu è molto vicino ad Andres Sanchez ed è il candidato favorito per il 2024 se il gruppo dell’ex presidente vincesse le elezioni di novembre e restasse al potere. Contattare l’attuale Consiglio di amministrazione fa avanzare le conversazioni.
Il Lussemburgo lascia qualche eredità al Corinthians?
I giocatori del Corinthians sono rimasti sorpresi dalla notizia dell’esonero della Luxemburgo. Secondo la fonte con cui ho parlato geCiò che è stato comunicato allo staff è che il consiglio aveva dato la priorità a due nomi, nello specifico Tite o Mano Menezes.
Anche se non è stato identificato il prossimo allenatore, il Corinthians è affidato agli assistenti Fernando Lazaro e Mauro da Silva. Sono due gli allenamenti previsti per il CT Joaquim Grava fino alla classica partita di sabato contro il San Paolo a Morumbi. Tre giorni dopo, Timão ha deciso il suo posto nella finale di Copa Sudamericana contro il Fortaleza, a Castelao.
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