Francesco e Patsitseg Batmunkh si sono poi incontrati per alcuni minuti nella lounge dell’aeroporto prima che il papa, 86 anni, si ritirasse nella residenza del cardinale mongolo Giorgio Marengo per riposarsi dopo un volo di nove ore e mezza.
Per editoriale, con RTP – Dalla Città del Vaticano
Papa Francesco è arrivato venerdì in Mongolia per una visita di quattro giorni, la prima di un Papa nel Paese, che ospita una delle comunità cattoliche più piccole al mondo (meno di 1.500 persone).
All’arrivo all’aeroporto della capitale, Ulan Bator, Francisco è atterrato su una sedia a rotelle. È stato ricevuto dal ministro degli Esteri mongolo, Patsetseg Batmunkh, e da una giovane donna che gli ha offerto yogurt secco, usanza tipica del Paese.
Francesco e Patsitseg Batmunkh si sono poi incontrati per alcuni minuti nella lounge dell’aeroporto prima che il papa, 86 anni, si ritirasse nella residenza del cardinale mongolo Giorgio Marengo per riposarsi dopo un volo di nove ore e mezza.
Sabato mattina si terrà la cerimonia ufficiale di benvenuto, durante la quale Francesco incontrerà anche il presidente mongolo Ukhnaagin Khurlsukh e il primo ministro Luvsanmesrin Uyun Erden.
Nel pomeriggio incontrerà circa 80 vescovi, sacerdoti e missionari provenienti da tutta la Mongolia, dove esistono solo nove diocesi – quattro delle quali nella capitale – e dove vive il 40% della popolazione di uno dei Paesi più popolosi del mondo vite. concentrato.
Domenica Francesco celebrerà la messa in un palazzetto dell’hockey su ghiaccio per 1.500 fedeli mongoli, di cui il 90% vive nella capitale, ma ai quali è prevista l’aggiunta di altri 1.000 fedeli provenienti dai Paesi vicini, tra cui Russia e Cina.
momento difficile
La visita del Papa in Mongolia avviene in un momento in cui i rapporti del Vaticano con i suoi potenti vicini, Russia e Cina, sono tesi.
Sebbene il cristianesimo sia presente nella regione da centinaia di anni, la Chiesa cattolica è stata accettata in Mongolia solo nel 1992, dopo che il Paese ha abbandonato l’alleanza con l’Unione Sovietica e ha sancito la libertà religiosa nella costituzione.
Altro scopo della visita di Francesco è quello di evidenziare la lunga tradizione di convivenza interreligiosa della Mongolia. L’impero mongolo, sotto il suo fondatore Gengis Khan, era noto per la sua tolleranza nei confronti di persone di fedi diverse tra i popoli conquistati.
Domenica il Papa presiederà un evento con i rappresentanti dei buddisti (la maggioranza in un Paese di 3,3 milioni di abitanti), ebrei, musulmani, shintoisti e delle chiese cristiane che sono presenti in Mongolia negli ultimi 30 anni, compresa la Chiesa ortodossa. .Russo.
PR non disponibiledaLunedì prossimo, ultimo giorno del viaggio, Francisco inaugurerà Casa da Caridad, un luogo dove accogliere e aiutare le persone più bisognose del Paese, che registra il 36% della popolazione al di sotto della soglia di povertà.
Il volo per Ulan Bator ha attraversato lo spazio aereo cinese, offrendo a Francesco la rara opportunità di inviare un messaggio di auguri al presidente cinese Xi Jinping. Il protocollo vaticano obbliga il Papa a consegnare questi saluti ogni volta che sorvola un Paese straniero.