L’invasione dell’app brasiliana da parte degli hacker ha compromesso 76.000 smartphone. Scopri quale app ha causato questo problema e come
Immagina un’app creata con l’obiettivo di monitorare gli smartphone, ma che ironicamente ha iniziato a essere utilizzata come porta d’ingresso per un’invasione di massa. Bene, questo è lo stato attuale dell’app brasiliana WebDetetive. L’app ha portato a uno dei più grandi attacchi di hacking segnalati fino ad oggi in Sud America. Più di 76.000 smartphone Android sono stati violati.
Gli stessi hacker hanno confermato la truffa. Secondo la rivelazione, sabato scorso hanno ribaltato l’azienda e hanno fatto trapelare l’attacco a TechCrunch.
Come sono riusciti gli hacker a hackerare WebDetetive?
In una nota, gli hacker hanno spiegato in dettaglio come sono riusciti a aggirare le barriere di sicurezza di WebDetetive e a sfruttare diverse vulnerabilità. Ciò ha messo in pericolo i server dell’azienda e l’accesso all’intero database degli utenti.
Inoltre, le falle erano così estese che oltre ad accedere a tutti i registri del consiglio, compreso l’indirizzo e-mail di ciascun utente, erano anche in grado di scansionare i dispositivi delle vittime della rete spyware. Questa azione ha interrotto la connessione a livello di server, impedendo la trasmissione di nuovi dati a queste macchine.
Informazioni utente compromesse
Nel materiale raccolto compaiono informazioni dettagliate su ciascun utente, come l’indirizzo IP utilizzato per l’accesso e la cronologia degli acquisti. Gli hacker sono riusciti persino a elencare tutti i dispositivi violati da ciascun cliente, quale versione dello spyware era in esecuzione sul telefono e quali dati erano stati raccolti dal dispositivo della vittima.
Chi sono gli autori del reato?
Anche con così tante informazioni trapelate, una cosa rimane misteriosa: chi si nasconde dietro questi attacchi? Finora gli hacker non hanno fornito alcun tipo di informazione di contatto. È noto che TechCrunch ha confermato l’autenticità dei dati rubati. L’azienda ha persino implementato una selezione di identificatori di dispositivo nel materiale divulgato.
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Nonostante i tentativi di contattare i colleghi di CISO Advisor, tramite il numero WhatsApp fornito su WebDetetive, non è ancora arrivata alcuna risposta da parte dell’azienda. L’unica informazione certa è che la sede della società potrebbe trovarsi a Porto Alegre.
Foto: Suradech Prapairat/Shutterstock.com – Editoriale: Il tuo credito digitale