La città di Padova, nel nord Italia, ha aperto giovedì (17) i primi semafori del paese, progettati per proteggere le persone che attraversano la strada guardando i loro cellulari.
L’innovazione vieta l’attraversamento proiettando un raggio di luce rossa sul cemento, che scompare solo quando il segnale diventa verde, permettendogli di attraversare nuovamente la strada.
Per le tre icone di colore verde, giallo e rosso, il nuovo semaforo prevede una fascia di luce intensa sull’asfalto, la prima linea di strisce bianche.
I primi due sistemi di protezione pedoni, con tecnologia sperimentale, sono stati installati dal Comune di Prado della Valle nel varco antistante l’antico Foro Borio di Padova.
Questo progetto è partito dall’osservazione che molti incidenti stradali possono essere evitati poiché più persone guardano i loro telefoni cellulari.
In pratica, senza che qualcuno, magari chinandosi sul proprio telefono, e iniziando ad attraversare un semaforo rosso, verrebbero avvisati del pericolo e spaventati dall’intensa luce che cade a terra.
Questi sistemi sono stati forniti gratuitamente dalla direzione dell’azienda che fornisce tutti i semafori della città. Annessa ad un ampio parcheggio in Prado della Valle, è frequentata non solo dai padovani ma anche da molti turisti.
«Abbiamo accolto con soddisfazione e in modo positivo questa proposta dell’azienda, perché comunque è un intervento che porta a una maggiore sicurezza», ha spiegato il consulente per la mobilità Andrea Ragona.
“Sappiamo che la distrazione è una delle principali cause di incidenti stradali, purtroppo non solo per gli automobilisti ma anche per pedoni e ciclisti”, ha aggiunto.
Ragona ha osservato: “L’uso dello smartphone è in realtà una delle maggiori distrazioni per tutti”.
Il sistema semaforico è, ovviamente, abbastanza simile al resto in quanto deve rispettare il codice della strada. “Abbiamo aggiunto questo piccolo dispositivo che emette un’intensa luce rossa, creando una barriera virtuale che attira l’attenzione dei più disattenti”, ha concluso. .