Con quasi 100.000 casi di Covid-19 registrati in 24 ore, l’Italia ha acceso il segnale di avvertimento e ha deciso di modificare le regole per l’ingresso dei tifosi negli stadi di calcio, la cui capienza massima è stata ridotta dal 75% al 50%.
Le nuove misure adottate dal governo del Paese europeo entreranno in vigore in Serie A dal 6 gennaio, quando le squadre riprenderanno l’attività nella competizione.
Tra le altre regole, per entrare negli stadi sarà necessario il cosiddetto “corridoio super verde”, che certifica chi è stato vaccinato o ha un certificato di trattamento SARS-CoV-2 negli ultimi 180 giorni.
Inoltre, i tifosi sugli spalti dovrebbero essere disposti a scacchiera, cioè per consentire una maggiore distanza sociale tra le persone.
Prima del gran numero di casi di malattia delle ultime settimane e dell’arrivo della variante Ômicron, c’era l’aspettativa di una piena apertura degli stadi, ma l’idea è stata poi abbandonata dal governo italiano.
La Serie A è stata una delle leghe europee che ha deciso di non giocare più con una capienza dello stadio del 100%. La Spagna, che è stata duramente colpita dalla nuova ondata di casi di Covid-19, ha ridotto il consumo di fan al 75%.
Diversi club italiani hanno segnalato casi di propri giocatori contagiati dal virus Covid-19, come Napoli, Atalanta, Spezia e Fiorentina. Nelle sezioni inferiori, ad esempio, Triestina (catena C) presentava circa 20 contaminanti e Frosinone (catena B) presentava almeno 10 positività per malattia.
Al momento le gare di campionato sono state sospese a causa della pausa dei festeggiamenti di fine anno. Gli scontri di Serie A dovrebbero riprendere il 6 gennaio. .