Il Ceagesp Price Index ha chiuso a novembre, in calo dello 0,12% rispetto a ottobre. Nell’anno l’indice è stato del 3,12%. Secondo un comunicato diffuso da Ceagesp, il settore ortofrutticolo nel periodo gennaio-novembre ha raggiunto il 10,79%, seguito dal settore ittico con il 27,63%, e poi dal settore ortofrutticolo con il 7,38%. Frutta e diversi settori sono stati rispettivamente -4,72% e -7,65%.
A novembre, l’indice del settore frutticolo è stato del 5,35%. I principali prodotti che hanno contribuito all’aumento sono stati il frutto acido della passione (52,29%), la papaya hawaiana (37,64%), gli anacardi (28,18%), l’anguria (23,50%) e l’avocado (20,35%).
Le flessioni più significative hanno riguardato i prezzi dei fichi (-18,21%), delle carambole (-18,12%), dell’arancia lime (-15,34%), del melone giallo (-10,40%) e dell’arancia pera (-8,93%).
Il settore ortofrutticolo ha dato un indicatore del -16,13%, in diminuzione del 5,71% rispetto al mese precedente. I principali prodotti che hanno contribuito al calo sono stati gelatina (-55,40%), fagioli/pasta corta (-53,92%), pomodorini (-44,82%), peperoni rossi (-43,64%) e peperoni gialli (-43,42%). Le percentuali più alte sono state zucchine (53,28%), manioca (38,44%), igname (27,10%), zucca secca (23,27%) e funghi (1,19%).
Secondo Ceagesp, il settore ortofrutticolo ha registrato un indice del -7,92%, in calo del 14,84% rispetto a ottobre. Il calo principale è stato causato da mais verde (-31,78%), broccoli (-31,02%), cavolfiori (-24,77%), rape (-23,51%) e ravanelli (-22,22%). I principali aumenti sono stati la lattuga croccante (31,77%), la lattuga iceberg (15,41%), l’erba cipollina (14,66%), la barbabietola rossa con foglie (13,07%) e la rapa (22,03%).
Il settore Industrie Diversificate ha dato un indice del 2,92%. I maggiori incrementi sono stati attribuiti a cipolle nazionali (32,23%), ominidi (21,75%), patate asterix (16,93%), patate lavate (12,75%) e popcorn esteri (6,37%). Le principali flessioni si sono verificate nei prezzi delle uova rosse (-7,23%), bianche (-6,20%), aglio nazionale (-3,41%), aglio argentino, stabile (0,00%), e infine arachidi con guscio (-0,49% ).
Infine, il settore ittico ha dato un indice dello 0,26%. Le principali diminuzioni sono state registrate nei prezzi del pesce piccolo (-10,21%), branzino (-9,84%), sgombro (-7,49%), ombrina (-7,17%) e gambero di ferro (-7,02%). I principali incrementi si sono verificati nei polpi (16,76%), triglie (13,39%), cani congelati (13,10%), calamari congelati (12,51%) e acciughe (6,11%).