Il capo del gruppo di negazione italiano, che ha diffuso disinformazione sui vaccini, ha affermato che il vaccino sarebbe stato somministrato quasi subito dopo essere andato in terapia intensiva con Covit-19.
Secondo l’agenzia di stampa italiana Ansa, Lorenzo Damiano, 56 anni, ha organizzato proteste contro i passaporti sanitari obbligatori a Treviso, in Veneto.
Si dice che abbia contratto la malattia Govt-19 durante il suo viaggio nella città di Medzukorzy in Bosnia ed Erzegovina.
“Dopo questo periodo, ora ho una visione diversa del mondo e mi farò vaccinare”, ha detto Damiano in un’intervista ai giornali locali.
Sabato a Roma scontri tra manifestanti antivaccini e polizia (9) – Foto: REUTERS / Remo Casilli
L’ex antivirale è ora ricoverato da una settimana in ospedale nel reparto di terapia semi-intensiva dell’ospedale Vittorio Veneto.
È stato uno dei fondatori del movimento che ha proposto di punire i responsabili di quello che ha definito il “grande schema del virus creato deliberatamente”.
Ha aggiunto: “Il vaccino non è venuto da Dio”.
In un altro, ha affermato che ora avrebbe vaccinato “quando Dio vuole” e che “il mondo intero dovrebbe sapere quanto sia importante seguire la scienza nel suo insieme”.
“A volte bisogna passare per una porta stretta per capire le cose”, ha ammesso Damiano. “Vaccinare tutti”.
Secondo l’ultimo bilancio del nostro World in Data affiliato all’Università di Oxford, l’Italia ha già vaccinato il 74% della sua popolazione con due dosi del vaccino.
Il governo italiano riconosce che più di 6 milioni di persone non hanno nemmeno preso la prima dose, pur essendo al di sopra della media mondiale (42,7%).
Il Paese ha recentemente introdotto la creazione di un controverso passaporto sanitario in casi sempre maggiori, soprattutto tra coloro che non sono stati vaccinati.
Senza la vaccinazione, il test o la prova che il governo l’abbia già presa, al cittadino può essere impedito di svolgere praticamente qualsiasi attività, compreso andare a lavorare.