Acceso su Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 26), Oh Papa Francesco Ha chiesto ai parlamentari italiani e dell’UE di consentire loro di guidare Responsabilità e solidarietà. Il papa ha partecipato a un incontro promosso dalla Camera dei rappresentanti italiana in preparazione della conferenza che si terrà a Glasgow, in Scozia, dal 31 ottobre al 12 novembre.
Francisco ha sottolineato che “è urgente superare i vincoli ristretti di molti contesti politici e formulare leggi intelligenti e ragionevoli che possano raggiungere un consenso quanto prima”. “Siamo in debito con i giovani e le generazioni future e loro meritano tutto il nostro impegno per vivere ed essere fiduciosi”, ha detto.
Tra i partecipanti all’incontro di Roma c’erano Nancy Pelosi, Presidente del Senato e della Camera d’Italia, i Presidenti di Elisabetta Casellotti e Roberto Figo, e il Presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, con un’udienza personale in Vaticano.
Per i parlamentari Francisco, “la sicurezza della nostra casa” include “non solo consentire pratiche negative, ma soprattutto promuovere e incoraggiare nuove strade”. “Si tratta di elementi essenziali per raggiungere gli obiettivi delineati dall’Accordo di Parigi e per contribuire al successo della Cop26”, ha affermato il capo della Chiesa cattolica, che si è ritirato dalla partecipazione all’evento sul clima e invierà a rappresentare il Segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin esso.
Durante l’evento, Jorge Bergoglio ha presentato Casellotti e Figo con un appello congiunto firmato nei giorni scorsi. Il documento ha invitato i governi ad “adottare rapidamente un percorso che limiterà il riscaldamento globale e ispirerà azioni coraggiose e rafforzerà la cooperazione internazionale”.
L’Argentina ha inoltre spiegato: “C’è un appello per incoraggiare la transizione verso l’energia pulita; Seguire le pratiche standard di utilizzo del suolo durante la conservazione delle foreste e della biodiversità; Promuovere diete rispettose dell’ambiente e delle culture locali; La lotta alla fame e alla malnutrizione; E sostegno a stili di vita, consumo e produzione sostenibili”.
Secondo il Papa si tratta di un “passaggio a un modello di crescita più ampio e inclusivo” basato sulla solidarietà e sulla responsabilità, in cui si tenga conto dei suoi effetti sull’aspetto lavorativo. “Questa è una sfida grande e complessa, ma ci sono modi per l’umanità di affrontare questo cambiamento, che richiede una conversione reale e genuina e una ferma volontà”, ha avvertito.