La tendenza irreversibile degli oggetti fissi. Ed entra sempre di più nella produzione alimentare. Cavalcando quest’onda, il design italiano della griglia di apertura, che opera con un’economia circolare, ha recentemente introdotto una lampada fatta di bucce d’arancia. Chiamato Omi è realizzato in biopolimero e può essere utilizzato come fertilizzante al termine della sua vita utile.
Come indicato in esso FiloIl progetto Luminaire nasce dal lavoro di uno studio di design fondato nel 2018 per Autocril, importante azienda del settore alimentare e delle bevande.
L’azienda utilizza da due a tre bucce d’arancia (prodotte in Sicilia) per stampare apparecchi di illuminazione in 3D. Secondo Tomijiana Illengo, responsabile marketing di Grill Design, la scelta delle arance è stata costituita da un’abbondanza di prodotti italiani.
Nelle stampanti 3D, il residuo si scioglie per raggiungere la temperatura di produzione ottimale e il processo richiede circa due ore. Con un’altezza di 23 cm, l’articolo ha una specifica profumazione agli agrumi e dispone di luci a led in modo che la temperatura non ne pregiudichi l’utilizzo. A causa del tipo di muffa, l’apparecchio acquisisce anche una consistenza a buccia d’arancia.
Sul radar ci sono altri progetti ambiziosi legati all’economia circolare, come la creazione di tavolini da caffè da chicchi di startup. “Abbiamo già un progetto a Milano che utilizza il biopolimero in grani di caffè e da lì vogliamo fare grandi progetti”, afferma Illengo.