Giuseppe Conte, l’ex primo ministro a capo del Movimento 5 Stelle populista, ha definito la proposta “pericolosa e allarmante” e ha chiesto le dimissioni di Durigon. Partiti di sinistra, associazioni antimafia e gruppi antifascisti hanno espresso il loro malcontento.
Gianfranco Pagliarolo, presidente della Lega nazionale dei partiti di sinistra italiana, ha scritto questo mese sul quotidiano italiano Il Fatto Quotidiano che la proposta era preoccupante e l’ultima di una serie di casi in cui i politici hanno espresso simpatia per il fascismo – compresi i funzionari regionali che hanno cantato fascisti canzoni. Alla radio o ai festival sponsorizzati da gruppi neofascisti marginali.
“Le dimissioni del sottosegretario Claudio Durigon sono un’ottima notizia per la democrazia e l’antifascismo”, ha affermato Pagliarolo in una nota venerdì.
Giusto-giornali ala Ha criticato le accuse contro Dorigon, citando la “cultura della decenza politica” italiana.
Matteo Salvini, presidente della Lega, ha archiviato il dibattito, affermando che non c’era nostalgia per il fascismo nel suo partito o da nessuna parte in Italia.
Ma la pianura a sud di Roma, dove si trova la Latina, è conosciuta come il serbatoio del sentimento fascista. Alla fine degli anni ’20, il sistema ha bonificato i terreni delle paludi pontine infestate dalla malaria per ricavarne campi coltivabili e dimostrare di poter rendere abitabile l’area.
I lavoratori hanno prosciugato le paludi e costruito strade e infrastrutture, mentre gli ingegneri hanno progettato intere città mentre il sistema ha trasferito famiglie dal nord Italia. Quando fu inaugurata nel 1932, alla città fu dato il nome latino litoria, in riferimento al “dittatore” o alle forze romane che portavano fasci di ringhiere, o mura, simbolo del potere e dell’ordine che diede il nome al partito fascista.